Oltre cinquanta persone hanno assistito alla conversazione condotta con maestria da Enzo Coco
Merano ha accolto il suo concittadino emigrato da diversi anni con affettuosa partecipazione. Mauro Ferri, di natali altoatesini, ha vissuto infanzia e adolescenza a Merano.
Lasciate a diciannove anni le valli di montagna per dedicarsi, nella capitale, agli studi di archeologia, vi ritorna dopo trentasei anni da romanziere, proponendo una storia che vive nelle montagne e che dalla vita di montagna trae ispirazione.
Con un Enzo Coco conduttore in splendida forma, la serata che il Circolo Culturale Passirio gli ha riservato al Centro della Cultura è stata un successo.
Nella cornice musicale disegnata dalle note della chitarra di Rolando Biscuola, Enzo Coco ha svelato alla platea, poco alla volta, le diverse suggestioni del romanzo di Mauro Ferri, giocando con l’autore e richiamando la sua prima opera, “Scambi d’Identità“, diversissimo per dimensioni, tema, costrutto narrativo eppur vicino, nello spirito letterario, a questa “Campana di Mezzocammino“.
Li unisce l’avere entrambi una sorprendente e fantasiosa idea intorno alla quale è costruita la trama narrativa; li unisce la presenza di un “congegno”, meccanismo sofisticato e misterioso, magico o ultratecnologico che sia, che consente all’autore di mettere in piedi una credibile finzione narrativa nella quale calarsi, e calare i lettori, per vivere dinamiche emotive dense di suggestioni e di nuove scoperte.
Alla fine la platea, e il libraio cortesemente prestatosi al servizio, hanno gradito.
(Norberto Rigo)
ESTRATTO DALLA NEWS DI PRESENTAZIONE DELL’INCONTRO A CURA DEL PASSIRIO CLUB:
“Torna a Merano lo scrittore Mauro FERRI per presentare il suo secondo libro “La Campana di Mezzocammino” un romanzo avvincente e dal finale imprevedibile. Assai diverso per ambientazione da “Scambi d’identità” sua opera prima, questa nuova fatica di Ferri, che ha le sue radici a Merano dove ha trascorso tutta l’adolescenza e la prima gioventù, ha tuttavia la capacità di avvincere il lettore e trascinarlo nella lettura “a tappe forzate” per vedere come va a finire!”