Le fiamme bruciano Roma poche settimane dopo la battaglia di Canne; dall’alto del Campidoglio Annibale e suo fratello Asdrubale si godono soddisfatti il drammatico spettacolo. Ma il primo non si era perso negli ozi di Capua? E suo fratello non era morto sul Metauro? Cosa è successo, dunque?
SINOSSI DELL’OPERA.
QART HADASHT è il nome punico di Cartagine e vuol dire “città nuova”. È anche la parola d’ordine usata da un’organizzazione terroristica internazionale che vuole cambiare la storia del mondo. Venuti a sapere dell’esistenza di una portentosa macchina del tempo, il Cronodromo, capace di estrarre le menti delle persone del nostro tempo per installarle nei corpi di altre persone in epoche passate, riescono ad appropriarsene per mutare il corso della seconda guerra punica.
Sulle prime le forze dell’ordine sono spiazzate dalla meticolosa strategia dei terroristi per arrivare al loro obiettivo, messa in atto con pedinamenti, rapimenti e omicidi, e sostenuta da consistenti finanziamenti di origine oscura. Poi trovano il bandolo della matassa e riescono a organizzare una efficace controstrategia.
La partita viene così a giocarsi su due fronti paralleli, il presente con le indagini e la ricerca della base segreta dei terroristi, e il passato, nel 216 a.C., con azioni a Cartagine, in Spagna, in Italia al seguito di Annibale e a Roma, per orientare la politica cartaginese, convincere Annibale dopo la battaglia di Canne a marciare su Roma e farla cadere con il tradimento.
L’intreccio del romanzo, che è il sequel di SCAMBI D’IDENTITA’, ripubblicato nel 2016 con il titolo IL MISTERO DEL POZZO DI AFRODITE, si spinge fino a una meticolosa analisi della situazione storica che precedette la battaglia di Canne e sperimenta le ipotesi di manipolazione storica, simulando le possibili diverse evoluzioni degli eventi e sfiorando – nel finale – i giochi dei paradossi spaziotemporali.
I PRIMI COMMENTI DI CHI HA LETTO IL ROMANZO.
(Claudia, Roma, ottobre 2023): Ho letto il tuo libro interessante e impegnativo, grazie al quale sono certa che al momento non soffro di Alzheimer in forma acuta (essendo riuscita a seguire le vicende di oltre 30 personaggi e loro numerosi viaggi senza confondermi). È un libro d’azione di carattere anglosassone, poco italiano, meriterebbe una riduzione cinematografica. Mi ha ricordato i 6 gg del Condor (nel film 3), ma ho riconosciuto sopratutto l’archeologo Mauro Ferri: le descrizioni sono un piccolo bignami di storia e di urbanistica antica. Bravo
(Stefano, Riccione, dicembre 2018): complici anche due lunghi viaggi in treno, ho finito di leggere il tuo libro. Complimenti, sono rimasto colpito da una trama così complessa e articolata, che all’inizio quasi disorienta. Poi ci si prende la mano e tutto scorre nel suo giusto senso. L’ho trovato originale, perché riporta a dimensioni continuamente diverse (spazio-tempo) che si compongono come in un mosaico a colori, estremamente articolato ma sempre coerente. Ho anche apprezzato le notazioni storiche, sia specifiche che d’ambiente, oltre alla visione dei fatti e dei personaggi così come l’avevano dei non addetti ai lavori (i viaggiatori del cronodromo). Si vede che hai pratica con la storia romana. Certo, come ricordi nella nota dell’autore, anche io mi sono sentito “ferito” dal trionfo di Annibale a Roma. Ma questa è la finzione di cui ha bisogno una buona storia.
E QUELLI DI CHI HA LETTO IL MANOSCRITTO PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE.
(Italo, Pesaro, dicembre 2013): ho iniziato a leggere e ti dico subito che trovo geniale l’idea di riagganciarsi al primo libro. per altro mi sembra funzioni benissimo … mi sto godendo il tuo libro
(Leonardo, Bologna, gennaio 2015): Ho iniziato in questi giorni a leggere il tuo ultimo libro. Appena ripreso si ha l’impessione di ricollocarsi immediatamente nella precedente storia. Anche questa volta lo stile, la narrazione e la costruzione della storia, con le sue sovrapposizioni di scenari simultanei, appare fluida ed estremamente piacevole. Sono solo a pagina 112 ma ho l’intenzione di terminarlo a breve, tempo ed impegni permettendo. Immagino di trovarmi solo all’inizio con ancora molto da scoprire. Mi fa sempre piacere trovare in me l’entusiasmo di continuare a leggere anche quando è il momento di fermarsi; è difficile interrompere la lettura per la curiosità ed il piacere. Ti farò sapere anche a libro concluso. Complimenti fin d’ora.