- di mauroadmin
(CRONACHE DA MOMBAROCCIO, 21 settembre 2016) Convegno scientifico e divulgativo sul periodo più suggestivo della storia di Mombaroccio. Organizzato dall’Associazione Accademia Guidobaldo Del Monte, con il patrocinio del Comune di Mombaroccio. L’appuntamento è per sabato 1 ottobre, alle 10.00, nel Teatro del Castello di Mombaroccio.
Relatori: Vincenzo Fano, professore di logica e filosofia della scienza, Enrico Gamba, del Centro studi “Urbino e la prospettiva” e Riccardo Paolo Uguccioni, Presidente dell’Ente Olivieri di Pesaro. Conduce Claudio Turco, segretario dell’Associazione AGDM.
L’evento darà risalto al contributo che un feudatario di Mombaroccio, Guidobaldo del Monte (1545-1607), dette alla rivoluzione scientifica attraverso i suoi studi di meccanica e di matematica. Guidobaldo fu anche il primo scienziato a comprendere il genio di Galileo, aiutandolo a ottenere una docenza presso le università di Pisa e di Padova. Lo ha sostenuto e protetto grazie anche all’aiuto del fratello cardinale, Francesco Maria.
Nel primo intervento, il professor Vincenzo Fano dell’Università di Urbino pone l’interrogativo se il recupero dei lavori degli antichi svolto da Guidobaldo Del Monte, Archimede ed Euclide in primo luogo, sia stato una semplice ricatalogazione o riorganizzazione del pensiero scientifico del passato, o se davvero quello sforzo compiuto alla fine del XVI secolo abbia gettato le basi della scienza moderna. Un po’ come tirare una riga, partendo dal “Dove eravamo rimasti …”
Tocca poi allo storico Enrico Gamba entrare nel merito dei rapporti che il secondo Conte di Mombaroccio ha avuto con Galileo Galilei, considerato il padre della scienza moderna. Difficoltà politiche, economiche, culturali e sociali stavano imbrigliando il potenziale di Galileo, che ha rischiato anche la testa, vista l’aria che tirava a quei tempi, basti pensare a Giordano Bruno. Ma la sensibilità del nobile Guidobaldo e la forza delle sue relazioni politiche seppero aiutare il più giovane Galileo.
Chiude l’incontro Riccardo Paolo Uguccioni con un quadro complessivo del contesto storico e geografico sul feudo di Mombaroccio e sulla famiglia Del Monte, lo scenario nel quale si svolsero le vicende di Guidobaldo e Galileo.
I Del Monte hanno governato Mombaroccio per 101 anni, dal 1543 al 1644 e Guidobaldo è stato il secondo Conte di Mombaroccio. Suo fratello Francesco Maria, che era un illuminato mecenate, ha anche protetto il grande Caravaggio, lui come persona e le sue stesse opere, che rischiavano di essere distrutte perché fuori dai canoni dogmatici che allora erano apprezzati. Si può davvero dire che Mombaroccio, in quel secolo, si sia trovata al centro della storia italiana, nella scienza come nell’arte.
Dice Claudio Turco: “L’AGDM intende diffondere e rilanciare le specificità culturali di Mombaroccio, di cui Guidobaldo è stato l’esponente di maggior spicco, anche se non l’unico. Altre manifestazioni AGDM tenute in precedenza hanno riguardato la presentazione dell’opera di padre Giancarlo Mandolini (ofm) sulla ricognizione clinica delle reliquie del Beato Sante Brancorsini, e del volume sui paesaggi di Mombaroccio, ‘Gra e Guido’, opera del maestro d’arte Graziano Giangolini.”