L’idea nasce dalla percezione di un bisogno: quello di tante imprese, piccole e medie (anche di quelle grandi, che tuttavia dispongono di strumenti più adeguati per farvi fronte), che per risolvere il loro problemi di sviluppo cercano gli strumenti di marketing più idonei.
Le manifestazioni fieristiche fanno parte di questi strumenti, ma:
– l’offerta è sovrabbondante, troppo articolata e non sempre correttamente proposta e presentata.
– salvo casi specifici di esperienze per lo più maturate sulla pelle delle imprese espositrici, la domanda manifesta scarsa conoscenza:
* della reale efficacia di una partecipazione fieristica;
* di come servirsene;
* di come selezionare gli eventi in base alle loro caratteristiche;
* di come dimensionare correttamente l’investimento da impegnare (che non si esaurisce nel costo dello spazio espositivo e dei servizi correlati, ma può arrivare anche a decuplicarlo);
* di come dimensionare correttamente l’impegno organizzativo e gestionale (che non si esaurisce nei pochi giorni di presidio dello stand).
Si tratta di comunicare a un target molto ampio (pressoché tutte le PMI che possono maturare il bisogno di un servizio fieristico):
a) che è possibile servirsi dello strumento-fiera limitando il rischio di prendere cantonate (cioè di sbagliare investimento, eventualità che implica – viste le stagionalità delle manifestazioni fieristiche – possibili perdite di opportunità di mercato);
b) che è possibile orientarsi nelle molteplicità delle offerte, in base ai propri bisogni e obiettivi;
c) che è doveroso comprendere il linguaggio espressivo delle fiere, strumento cardine per il corretto approccio con i target che vi si incontrano, ognuno dei quali ha sue proprie aspettative;
d) che il successo di una fiera è anche funzione dell’impegno consapevole dell’impresa che vi espone.
La vastità del target e la complessità dell’argomento (che muta in continuazione, oltre a essere ampio, frastagliato e diversificato) renderebbero l’impresa impossibile, se non esistessero oggi gli strumenti idonei forniti dalle nuove tecnologie: internet e la posta elettronica.
Di qui l’idea del progetto editoriale …