I PRIMI FATTI CONCRETI DI UNA POLITICA SANA, CHIUSURA DI UN PESANTE CONTENZIOSO E SOLUZIONE AI PROBLEMI DEL CIMITERO

(CRONACHE DA MOMBAROCCIO, 29 novembre 2014).

Il Consiglio Comunale nella seduta odierna ha approvato (tra le altre cose) l’assestamento di bilancio 2014 e l’atto di concessione della gestione del cimitero comunale all’ASPES SpA, della quale il Comune è anche azionista. Si può dire che era scontato il voto contrario delle minoranze e quello compatto a favore della maggioranza.
Sul primo tema, quello dell’assestamento di bilancio, si può leggere nella motivazione del voto contrario l’intenzione di tirarsi fuori nel caso le cose non andassero bene: il problema è la chiusura del contenzioso con la ditta Italservice, pietra tombale sul problema che stava facendo lievitare i costi reali oltre i 450.000 Euro, con pignoramenti e un futuro molto incerto in un appello previsto per il prossimo anno, ma a rischio di rinvio. L’accordo raggiunto è costato 355.000 Euro (oltre a qualche altro onere di natura legale) coperto con la vendita delle azioni di Marche Multiservizi, operazione formalmente non ancora conclusa ma, come assicura il Sindaco, senza rischi di brutte sorprese. La minoranza, con il voto contrario, ha voluto prendere le distanze nel caso qualcosa andasse storto, paventando il rischio di dissesto per il Comune e il mancato raggiungimento dell’obiettivo del Patto di stabilità.
Ma c’era un’alternativa? Secondo le opposizioni, ravanando nelle voci di bilancio e tirandola un po’ alle lunghe si poteva risolvere ugualmente. C’è da chiedersi perché non lo hanno fatto quando avevano la possibilità di farlo e a costi (allora) non ancora così elevati. Il rischio è: e se chi si è formalmente impegnato all’acquisto delle azioni di proprietà del Comune nei termini stabiliti dal bando si rimangiasse la parola data? Ma qui non si tratta di un accordo a tu per tu tra due persone, bensì di un’intesa politica che vede interessati il Comune di Pesaro e l’Hera di Bologna, e a livelli apicali. A parte l’onorabilità delle persone, vogliamo davvero rischiare una polemica nazionale sul dissesto di un piccolo Comune a causa di promesse da marinaio di personalità di spicco della politica nazionale? Quanto è credibile una simile prospettiva? Forse, le minoranze avrebbero fatto miglior figura ad avere un po’ di coraggio.
Quanto al secondo argomento, all’enumerazione dei pro illustrata dall’Assessore Andrea Bernardi e dal Sindaco stesso (l’affidamento per 8 anni dei servizi cimiteriale ad Aspes SpA offre garanzia di un servizio migliore, oltre 20.000 Euro subito disponibili per investimenti, il recupero dei costi degli interessi sui mutui relativi al cimitero, si parla di più di 17.000 euro nel 2015, la liberazione di personale dipendente tecnico e amministrativo che può essere destinato ad altre mansioni, un programma di ristrutturazioni ormai necessarie ma che il Comune non riusciva a fare per via del Patto di stabilità), le minoranze hanno motivato soprattutto la loro contrarietà con tutela doverosa degli interessi dei cittadini per il rischio che Aspes SpA aumenti le tariffe dei servizi, a fronte di tutto quello che offre. Ma il contratto prevede che le tariffe proposte da Aspes debbano essere approvate dal Comune e, se è vero che quelle attuali sono molto popolari, è anche vero che hanno così tante esclusioni che gli utenti, per avere un servizio completo, devono acquistare sul mercato privato le necessarie integrazioni.
Del resto la condizione di degrado del cimitero è sotto gli occhi di tutti, e da anni; ancora una volta c’è da chiedersi perché chi oggi lamenta incertezze sui costi per i cittadini erigendosi a paladino del popolo, non abbia provato a risolvere prima il problema, visto che entrambi i capigruppo di minoranza sono stati maggioranza per cinque anni. Di nuovo: alternative (serie)? Nulla. Solo enunciazioni di principio. Muratori ha anche detto che volendo, e studiando bene i tempi, si possono fare investimenti in conto capitale, purché la partita si chiuda entro l’anno. Già. E perché non ci ha provato?

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