Questa è la recensione del fotolibro di Tonino Mosconi, pubblicato nel mese di maggio del 2021.
Con il libro “Il Paese del Sole” Tonino Mosconi ha realizzato un’opera che sa coinvolgere, che riesce a emozionare ma, soprattutto, che induce chi legge i testi e si sofferma sulle immagini a rivedere drasticamente tutto quello che sapeva, o che credeva di sapere, sulle regioni meridionali della nostra penisola. E a rimettere in discussione anche i troppi pregiudizi sul sud e sulla sua gente, pregiudizi che si è portati a dare per scontati.
Giustamente Mosconi mette subito in chiaro che il “sud” non è né un luogo, né un’identità: è solo una direzione geografica. E la storia di quelle regioni non racconta le vicende di un popolo depresso e oppresso che è stato “salvato” dall’unità d’Italia, ma la cronaca di un’operazione violenta di saccheggio e di predazione operata nel nome di presunti ideali di libertà da parte di un piccolo regno del nord Italia, pesantemente indebitato, con la complicità di stati come la Francia e l’Inghilterra, che volevano sbarazzarsi dell’ingombrante Regno delle Due Sicilie, quello sì, a quel tempo, ricco e properoso.
L’Unità d’Italia ha posto fine a una lunga storia di prosperità per le regioni che vanno dalla Sicilia all’Abruzzo, una storia che ha attraversato i secoli e risale a quando quelle terre si chiamavano Magna Grecia.
Lo sguardo di Tonino Mosconi coglie i molteplici aspetti dei luoghi e della gente che vi abita, si posa emozionato sui paesaggi e sulle testimonianze di un ricco passato, curioso e coinvolto sui volti autentici di contadini, di artigiani e di pastori, impietoso sulle testimonianze dello scempio perpetrato da uno sviluppo economico brutale e selvaggio, che ha devastato il millenario equilibrio tra l’uomo e la natura; un equilibrio che, ancora fino al XIX secolo, faceva di queste regioni una mitica meta per i viaggiatori europei.
Ma Mosconi non si limita a guardare. Egli racconta. E i testi che accompagnano le immagini, quando non sono resoconti storici, diventano narrazione, una presa diretta sui luoghi resa con un linguaggio semplice e immediato, che dà al lettore la sensazione di essere lì, dentro l’immagine che accompagna il testo. Le ultime pagine del libro sono nel segno dell’ottimismo: guardano a un futuro capace di curare le pesanti ferite, con il recupero orgoglioso del rapporto con la terra, di quello che sa produrre, e dei valori tradizionali che sono le vere identità dei popoli che vivono nel Paese del Sole.
Questa è l’intervista a Tonino Mosconi registrata a Pesaro il 24 aprile 2021:
Ulteriori informazioni sul sito dell’autore: ilsoledentro
Ottimo, Mauro, ben presentato e coerente, ma…. ne abbiamo già discusso.