(CRONACHE DA MOMBAROCCIO, 3 febbraio 2015).
Dal Beato Sante al Tavollo, tre piccoli Comuni si stringono a Pesaro per migliorare i servizi, sfuggire dalla stretta soffocante del Patto di Stabilità e puntare a nuove risorse. Gabicce, Gradara e Mombaroccio: realtà tra loro distanti e diverse, unite al Capoluogo in un Ente per la gestione dei servizi che, a saperlo usare bene, può produrre solo vantaggi per tutti, senza perdere ciascuno la propria identità. Che rimane un fatto più culturale, che amministrativo. E anche se da Mombaroccio i riferimenti geografici richiamati nel nome si vedono col binocolo, a non sentirci periferia dipenderà solo da noi.
Lunedì 2 febbraio i Consigli comunali di Gabicce, Gradara, Mombaroccio e Pesaro hanno deliberato la costituzione dell’Unione dei Comuni del San Bartolo e del Foglia, approvandone lo Statuto e dando il via alla nascita di un Ente di secondo livello destinato a riempire parte del vuoto lasciato dalla Provincia, senza però l’aggravio di ulteriori oneri e con l’obiettivo di produrre vantaggi nei costi, nella qualità dei servizi e, soprattutto, nelle prospettive del ritorno di finanziamenti per i progetti (e i sogni) che ciascun Comune ha nel cassetto.
Nel dibattito tenutosi durante il Consiglio comunale di Mombaroccio l’opposizione ha condiviso l’obiettivo strategico, ponendo interrogativi soprattutto sulla concretezza dei risultati che si intende perseguire, che sono al momento più nel mondo delle belle intenzioni che in quello dei fatti concreti.
Giusto, ma la seduta del 2 febbraio era solo quella di costituzione del nuovo Ente, la cui operatività prenderà avvio dopo la costituzione del Consiglio e degli altri Organi (Giunta, Presidente), prevista per Statuto entro un mese da ieri, e più in là, quando i Comuni conferiranno i servizi, cosa che avverrà con apposite convenzioni che conterranno tutti gli aspetti gestionali ed economici e che saranno discusse in Consiglio.
I primi servizi da conferire sono Polizia municipale, Sportello Unico Attività Produttive (SUAP), Servizi informatici e Servizi statistici: da tempo lavorano i tavoli tecnici ed entro la primavera dovrebbero essere tutti operativi.
Ma la forza dell’Unione sta nel numero dei servizi che riuscirà a gestire, pensiamo alla Protezione civile, all’Urbanistica, alla viabilità, ai servizi sociali e a quelli educativi, e via dicendo. E non solo. La sua forza sta anche nel numero di realtà locali che vorranno associarsi e, non per nulla, nel nome si fa un esplicito riferimento al bacino del Foglia.
È quella l’area di sviluppo a cui punta l’Unione. Come a dire che non mancherà il lavoro politico per Matteo Ricci e i suoi colleghi di questo nuovo quadrumvirato.