Dal Beato Sante al Tavollo, tre piccoli Comuni si stringono a Pesaro per migliorare i servizi, sfuggire dalla stretta soffocante del Patto di Stabilità e puntare a nuove risorse. Gabicce, Gradara e Mombaroccio: realtà tra loro distanti e diverse, unite al Capoluogo in un Ente per la gestione dei servizi che, a saperlo usare bene, può produrre solo vantaggi per tutti, senza perdere ciascuno la propria identità. Che rimane un fatto più culturale, che amministrativo. E anche se da Mombaroccio i riferimenti geografici richiamati nel nome si vedono col binocolo, a non sentirci periferia dipenderà solo da noi.
Il Consiglio Comunale nella seduta odierna ha approvato (tra le altre cose) l’assestamento di bilancio 2014 e l’atto di concessione della gestione del cimitero comunale all’ASPES SpA, della quale il Comune è anche azionista. Si può dire che era scontato il voto contrario delle minoranze e quello compatto a favore della maggioranza.
Il principale argomento dibattuto (e approvato) dal Consiglio Comunale dell’11 novembre scorso riguarda un parziale rifacimento del piano terreno del Palazzo Del Monte, che molti a Mombaroccio chiamano anche Palazzo Ducale, perché residenza della più illustre casata che visse nel Castello di Mombaroccio e del più rinomato cittadino, quel Guidubaldo Del Monte sul cui nome puntano i principali progetti di rilancio del centro storico (e non solo).