Tra il proliferare dei saloni internazionali, nazionali e locali sulle barche (ce ne sono anche in pieno entroterra!) la categoria dei produttori di componenti per la cantieristica navale non aveva, fino a un paio di anno or sono, una sua specifica manifestazione di riferimento in Italia, essendo all’estero l’unico appuntamento professionale per questa porzione della filiera.
E in effetti gli industriali della categoria, sentiti a campione tra i più rappresentativi, hanno manifestato il desiderio di avere momenti di incontro e di approfondimento professionale a loro riservati (anche se non lasceranno mai il Salone nautico di Genova, che li colloca in secondo piano rispetto al prodotto finito, cioè le barche), ma hanno anche sottolineato come tra Italia, Europa e Stati Uniti, per citare solo gli eventi leader, il loro è un continuo correre da un salone all’altro.
Però, se alcune premesse sono chiare e se l’eventuale nuova proposta risponde a precisi parametri, lo spazio per un’affermazione di successo ci potrebbe essere. I visitatori sarebbero, ovviamente, i Cantieri navali, che stanno attraversando una fase, quasi conclusa, di forti aggregazioni, con il formarsi di due grandi poli industriali italiani, uno sul Tirreno e l’altro sull’Adriatico.
Su questo non facile tema si cimenta da qualche anno la Fiera di Carrara, in Toscana.