(CRONACHE DA MOMBAROCCIO, 13 novembre 2014).
Il principale argomento dibattuto (e approvato) dal Consiglio Comunale dell’11 novembre scorso riguarda un parziale rifacimento del piano terreno del Palazzo Del Monte, che molti a Mombaroccio chiamano anche Palazzo Ducale, perché residenza della più illustre casata che visse nel Castello di Mombaroccio e del più rinomato cittadino, quel Guidubaldo Del Monte sul cui nome puntano i principali progetti di rilancio del centro storico (e non solo).
La storia è nota. Nel marzo scorso la precedente Amministrazione partecipa a un bando del GAL Alto Metauro, che gestisce fondi europei, con un progetto di massima per la parziale ristrutturazione del Palazzo. Arriviamo ultimi su cinque, ma il finanziamento, centomila Euro circa, va solo ai primi quattro. Con l’anima in pace si va in campagna elettorale, poi la rinuncia di Pergola, quarta classificata, ci ripesca.
E qui cominciano i problemi (vedi in allegato il corsivo pubblicato sul numero 9 del notiziario comunale): ai centomila del contributo bisogna aggiungerne 60.000, che ci sarebbero, se non ci fosse di mezzo il Patto di stabilità. Il solo avanzo d’amministrazione del 2013 è più che capiente. Ma per via del Patto, non c’è un Euro disponibile. E se non c’è la copertura non si può fare la gara pubblica, che richiede i suoi tempi. Ma abbiamo messo in vendita le azioni di Marche Multiservizi (per chiudere la questione Italservice) e il primo lotto, quasi cinquecentomila Euro, ci consente di avere la liquidità necessaria. Solo che non le abbiamo ancora vendute, anche se le informazioni in nostro possesso sono piene di assicurazioni che per fine novembre la cosa sarà fatta.
Però spunta il problema dei tempi tecnici: per poter avere il finanziamento c’è la scadenza tassativa di fine luglio 2015, data entro la quale deve essere presentata la relazione finale. Ciò significa che i lavori, si parla di tre mesi abbondanti, devono terminare al più tardi all’inizio di giugno, quindi la consegna del cantiere deve avvenire non più tardi di inizio febbraio. Se pubblichiamo il bando in dicembre, possiamo dire addio al sogno di vedere parte del Palazzo finalmente fruibile. L’arch. Giuliano Aiudi, nel frattempo, ha redatto il progetto esecutivo e il dirigente responsabile dei Servizi Tecnici, geometra Stefano Corina, sta per pubblicare un bando con riserva di mancata aggiudicazione in caso di sopravvenienti problemi finanziari.
Dicevo che il Consiglio Comunale ha approvato il progetto (con la maggioranza si è unita la lista Muratori – del resto tutto era nato con la sua amministrazione – mentre il consigliere Petrucci, dell’altra lista, si è astenuto). Muratori ha però votato contro su come reperire i 60.000 Euro di competenza comunale. Sostiene che le azioni di Marche Multiservizi vanno vendute solo per risolvere la questione Italservice, e che per le altre cose bisogna far leva sui privati. C’è chi, a suo dire, nel nostro paese è disponibile a finanziare il progetto. E saremmo ancora in tempo a verificarlo. A fare una verifica non ci si rimette mai, bisogna vedere cosa chiede in cambio chi tira fuori quella cifra. In ogni caso, sic stantibus rebus, la delibera sul finanziamento rimane quella, approvata con il solo voto della maggioranza.
Infine, ieri la Giunta Comunale ha approvato l’esecutività del tutto, quindi ci si prova. Certo i tempi sono strettissimi e non mancano gli ostacoli. Ma ce la si può fare.
Hai visto mai che qualche volta si riescono a non perdere i contributi europei?