Ancora domina il tema della fusione con Pesaro, dopo che il TAR di Ancona ha accolto il ricorso del fronte del NO, annullando la consultazione di dicembre. Propongo l’editoriale del Sindaco e un breve ricordo di Giuliano Aiudi.
Cari concittadini,
quella
del Referendum del 17 aprile è davvero l’ultima possibilità per
assicurare a Mombaroccio un futuro migliore per noi e soprattutto per le
nuove generazioni.
è un atto politico soprattutto di buon senso e
senza colorazioni partitiche, infatti nella nostra Provincia, sempre il
17 aprile, andranno al voto per fondersi anche Urbino e Tavoleto, che
politicamente rappresentano sia il centro destra che il centro sinistra.
Gli accordi con il Comune di Pesaro non sono cambiati:
dall’autonomia municipale, al mantenimento degli Uffici, alle ingenti
risorse economiche, questo progetto politico è il solo che può garantire
a Mombaroccio forme di autonomia le più vicine possibili a quelle
attuali e con dieci anni di risorse economiche tali da consentirci di
riprogettare per davvero il nostro futuro.
Fatti e non chiacchiere, messe nero su bianco nel protocollo politico che ho firmato assieme al Sindaco Matteo Ricci.
In tutta la nostra Nazione, come anche nella nostra Regione e nella nostra Provincia, le Fusioni si stanno moltiplicando.
Dopo
la fusione di Colbordolo e S.Angelo in Lizzola che hanno dato vita al
Comune di Vallefoglia, anche i Comuni di Serrungarina – Montemaggiore al
Metauro e Saltara intendono fondersi entro l’anno, quindi come appunto
Urbino con Tavoleto e nel nostro caso Mombaroccio con Pesaro.
Quasi
due anni di amministrazione sono un tempo più che sufficiente per capire
che le realtà comunali come la nostra non hanno prospettive. Un po’ la
leva fiscale, che sottrae risorse economiche, un po’ la sempre più
macchinosa burocrazia, che prosciuga quelle umane, rendono ingestibili i
piccoli Comuni, la cui autonomia si riduce a problema di mera facciata.
Cari
concittadini, il 17 aprile votiamo SI per un cambiamento di buon senso
che guardi in avanti senza pregiudizi e senza strumentalizzazioni di
parte.
Non è in gioco la cosiddetta identità storico/culturale, è in gioco il futuro di questa comunità.
Guardare
avanti senza dimenticare il passato, ma con i mezzi per valorizzarlo,
perché vogliamo sì continuare a vivere a Mombaroccio, e vogliamo farlo
da cittadini orgogliosi di un’identità che non verrà certo svilita da un
inevitabile processo di riorganizzazione amministrativa.
Angelo Vichi
Il ricordo di Giuliano Aiudi.
Il dieci febbraio scorso ci ha lasciato l’arch. Giuliano Aiudi, un uomo dalla forte personalità, noto a Mombaroccio se non altro per i suoi ritratti caricaturali, che tutti possono ammirare (e nei quali molti riconoscersi) nel bar di Villagrande. Giuliano è sempre stato vicino all’Amministrazione comunale, oggi come ieri; i suoi ultimi progetti sono stati il parziale restauro del Palazzo Del Monte, condotto con straordinario entusiasmo e la ristrutturazione del Campanile del Beato Sante, il cui compimento potrà seguire solo dal cielo. Lo ha salutato una gran folla, il 12 febbraio, nella Chiesa di Cristo Risorto a Pesaro, da lui progettata. Ci mancherà il suo incedere dinoccolato per i corridoi del Comune e ci mancherà la sua grande passione per le cose belle e per le testimonianze della storia, soprattutto di Mombaroccio. Un vuoto che non sarà facile colmare.