Coautori gli scienziati Davide Fiscaletti e Amrit Sorli – FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO LE PORTE DEL TEMPO 2012 . Un thriller internazionale che racconta una suggestiva idea sulla natura dell’Universo.
LA SINOSSI DEL ROMANZO “OLTRE LA FENDITURA”, DI MAURO FERRI, DAVIDE FISCALETTI E AMRIT SORLI
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Che cosa vuol dire che l’Universo è infinito, atemporale, granulare e ondulatorio? E qual è il significato profondo di una concezione dell’Universo “in equilibrio dinamico” e, soprattutto, “consapevole”?
Sono le prime domande che la giornalista Sandra Render pone a due scienziati, l’italiano Roberto Desinetti e lo sloveno Franc Petek, che – applicando la loro teoria sulla natura dell’Universo – hanno messo a punto al CERN di Ginevra un rivoluzionario generatore di energia, pulita ed ecologica e sono sul punto di sperimentarlo. Sandra lo fa nel corso di un’intervista esclusiva organizzatale dal suo giornale; o almeno ci prova, perché l’intervista viene interrotta dall’improvviso rapimento di uno dei due scienziati: il fatto nuovo è che, contemporaneamente, una potente organizzazione internazionale, che aveva messo le mani su lucrosi appalti per la costruzione in tutto il mondo di centrali nucleari di ultima generazione, sentitasi minacciata, è intervenuta con la mano pesante.
Comincia così un serrato duello che si svolge in Italia, in Sudafrica, a Ginevra, New York e Londra. Da una parte la Atomhearth International, con sede a Durban, guidata da un pericoloso magnate russo che non vuole rinunciare al business delle sue centrali atomiche e, nel contempo, prova a impossessarsi del prototipo del nuovo generatore; dall’altra la polizia italiana. L’ispettore Janko cerca di risolvere il caso d’intesa con l’Interpol, sempre (o quasi) affiancato dalla giornalista della Nazione, ma la vicenda viene a complicarsi per l’intervento dei Servizi segreti prima e di un misterioso terzo incomodo poi, il cui ruolo susciterà intriganti e inquietanti prospettive per il futuro dell’umanità.
In più occasioni Sandra ha l’opportunità di dialogare con gli scienziati e con i loro collaboratori, riuscendo così a sviscerare tutti gli aspetti della “teoria dello spazio fisico atemporale e ondulatorio” e a portarla in forma comprensibile all’attenzione dei lettori.
Che è poi lo scopo del romanzo: indipendentemente dalle dinamiche narrative, dall’intreccio del thriller, dai colpi di scena, dalle diverse carature dei personaggi, dalle fantasiose invenzioni (come l’originale videoconferenza della cupola mafiosa), dalle pennellate di erotismo, trattato sempre con accorta ironia, OLTRE LA FENDITURA è l’espediente letterario che il fisico italiano Davide Fiscaletti e l’ingegnere sloveno Armit Sorli, assieme allo scrittore Mauro Ferri, hanno escogitato per divulgare la loro visione della natura dell’Universo: un tentativo di dare rigore scientifico a un profondo sentire che già in passato scienziati, filosofi e mistici avevano avvertito.
GLI AUTORI.
Mauro Ferri. Scrittore e giornalista (pubblicista) si occupa di marketing e di organizzazione di eventi e di manifestazioni fieristiche. Ha pubblicato tre romanzi: Scambi d’Identità (Foschi editore, Forlì 2006), La Campana di Mezzocammino (Foschi editore, Forlì 2008), Il Selettore, vincitore del Premio Casentino 2010 (Edizioni Helicon, Arezzo, 2010).
Davide Fiscaletti. Fisico, membro ricercatore dello SpaceLife Institute, si occupa di fondamenti della fisica teorica. E’ autore dei libri I fondamenti nella meccanica quantistica (CLEUP, 2003), I gatti di Schrödinger (Muzzio, 2007) e Prospettive alla ricerca del graal (Aracne, 2010), nonché di molti articoli apparsi in varie riviste scientifiche.
Amrit Sorli. Ingegnere, membro ricercatore dello SpaceLife Institute, si occupa di cosmologia, evoluzione della vita, consapevolezza e delle loro relazioni. I suoi studi sono stati pubblicati su numerose riviste scientifiche. Tra i libri pubblicati segnaliamo Gli alieni raccontano (Diffusione Immagine, 2004) e Einstein’s timeless universe (LAP Lambert, 2010).
I PRIMI COMMENTI DEI LETTORI:
Dalla scheda di valutazione del premio letterario LE PORTE DEL TEMPO, Eremon Edizioni (Aprilia – RM): Da una parte troviamo l’idea seducente di un Universo “che sa di esistere”, dall’altra una giornalista di cronaca che deve spiegare il tutto in un’intervista per i lettori, nella cornice di un thriller internazionale per il possesso di nuove fonti di energia. … Tra le “lezioni” di fisica del romanzo … nel complesso è accattivante. Il testo è scorrevole con un ritmo coinvolgente. Si legge bene senza troppe pause ne’ periodi troppo lunghi. … ll romanzo presenta i caratteri del giallo “spionistico” con una gradevole componente erotica. Sicuramente incontra il gusto degli appassionati di pseudo-scienza quali i lettori di Gregg Braden.
Casa Editrice ARACNE (Roma): L’idea di un romanzo attraverso il quale spiegare una teoria scientifica convince molto, sia per l’originalità sia per la finalità didascalica e divulgativa. In “Oltre la fenditura”, per di più, l’accostamento tra piano scientifico e piano narrativo viene fatto in maniera sapiente e ben calibrata, ricorrendo a un linguaggio che sa ben mediare tra scienza e racconto, senza banalizzare la teoria scientifica e senza appesantire la lettura, che resta comunque lettura di un romanzo.
Antonella (Roma): Appena superato lo scoglio iniziale dell’intervista … il tutto prosegue sufficientemente a meraviglia. Nel senso che è avvincente, coinvolgente, e come in ogni libro che si rispetti, sei motivato e voglioso di andare avanti per capire dove si andrà a finire … Tutto il libro è un susseguirsi di azioni, sconvolgimenti, tranelli etc etc che ti lasciano il fiato sospeso … L’ho letto in 4 gg. per ribadire che è interessante.
Eraldo Baldini (scrittore, Ravenna): Il libro è davvero interessante, … la forma è molto particolare …
Francesco (Merano): Mi piacciono molto, sono rapidi, efficaci, i dialoghi … Interessante, inaspettato, il concetto di consapevolezza che la rete acquista … il romanzo si presenta interessante, bello. complimenti ! !
Maria (Merano): La fine è un po’ tosta, ma si lascia leggere … abbastanza bene. Complimenti… non dev’essere stato facile rendere … appetibile la storia …
Ignazio Licata (Palermo): … il plot è intrigante … sicuramente la scrittura è di qualità, assai superiore a tante cose che si leggono in “giro”
Enzo Coco (Merano): Bello. Lascia un po’ perplessi il finale e le pagine più “tecniche” sono un po’ difficili da digerire, ma è comunque trascinante. (29 maggio 2014. gli rispondo): … E’ un finale aperto, cioè, non è un finale. Finisce il libro, ma non la storia. Perché, ci ho riflettuto più volte, come può finire una storia senza tempo? La morale del romanzo è, in fondo, l’ottimismo. La soluzione del tutto si dissolve nell’infinito. Nel SELETTORE il finale è la vittoria dell’amore che trascende gli universi paralleli. Ma qui? E’ un romanzo che vuole raccontare una bella teoria sulla natura dell’Essere, come può finire? Gli scenari possibili, le prospettive, sono talmente aperti che ogni chiusura risulta limitante. …
Claudio Turco (Mombaroccio): “Oltre la fenditura” è un’opera decisamente originale, scritta in un ottimo italiano, scorrevole e accessibile. Essa è, se posso usare questo termine, del tutto “convincente”, pur essendo un’opera di fantasia che più che di fantascienza definirei di futurologia. Vi si parla di un rivoluzionario generatore di energia, una scoperta destinata a sovvertire gli equilibri della produzione energetica, a impadronirsi della quale ambisce un’organizzazione, guidata da un magnate privo di scrupoli. Nel romanzo, naturalmente, c’è molto altro che non vogliamo rivelare per non togliere il lettore il gusto di scoprirlo da sé. Posso solo dire, dopo averlo letto, che la suspense c’è in ogni pagina ed è gestita con vera maestria: la cartina di tornasole, in questi casi, è costituita dall’intervallo di tempo fra ogni lettura: personalmente, ogni qual volta che ero costretto a interromperla a causa di impegni, contavo i minuti che mi separavano dalla successiva. Inoltre, questo è un libro che fa venire voglia di leggerne altri. Dopo averlo poggiato sul comodino – anzi, ad esser sinceri anche prima – mi è venuta una gran voglia di consultare dei volumi di fisica per non addetti ai lavori che stavano a prender polvere in qualche angolo dei miei scaffali. E basterebbe solo questo per definirla un’opera utile, non solo di piacevole lettura. Del resto, Mauro Ferri, per scriverla, si è avvalso della collaborazione di due scienziati, il fisico italiano Davide Fiscaletti e l’ingegnere sloveno Amrit Sorli, i quali figurano co-autori del libro.
Alessandra Zacco (Fano): Non ho saputo resistere alla curiosità ed ho letto il libro che mi hai donato sabato in un baleno. Complimenti: ne sono rimasta talmente entusiasta da consigliarlo subito a mio figlio di 16 anni.
Francesco Fioretti (Fano): Confermo l’impressione molto positiva che avevo avuto sin dalle prime pagine, soprattutto sulle teorie fisiche che sorreggono l’intera narrazione e che credo possano trovare ampio consenso anche in un pubblico di non addetti ai lavori. La tensione narrativa è peraltro ben gestita, e tiene il lettore incollato alla pagina. Bravi. Un’unica perplessità: non mi convince del tutto il finale, ovvero il deus ex machina forse un po’ semplicistico dell’hacker che si rivela essere una specie di metacoscienza della rete. Credo che quella soluzione vada un po’ rivista, perché secondo me guasta un po’ la bellezza e la credibilità dell’opera. Che una coscienza sia pure sovraindividuale possa nascere spontaneamente da una serie anche enorme di circuiti cablati non mi pare convincente (soprattutto non lo è che tale coscienza si comporti come quella di un individuo, anche se animato da tutte le migliori intenzioni).
Vincenzo Barone (MIlano): il tuo libro l’ho letto, mi è piaciuto e ti faccio i miei complimenti. Ottimo il ritmo del racconto e apprezzabilissima l’idea da cui è partito. Personalmente non leggo molti romanzi. Uno o due l’anno. E cerco di evitare quelli di fantascienza che, troppo spesso, almeno dal mio punto di vista, scadono nel banale. Comunque la lettura di “Oltre la fenditura” è scivolata via senza problemi e mi ci sono appassionato.
Il tema scientifico affrontato, la ricerca cioè di quella “Teoria del Tutto” che ha come obbiettivo il combinare la Meccanica Quantistica con la Relatività Generale, è ostico e difficile ma riconosco che il tentativo di descrivere ad usum delphini i concetti correlati è sicuramente riuscito.
Non entro nel merito delle forzature rappresentate dal GVC e da Iosochisonoio, l’Entità Universale che tutto controlla e tutto risolve. Casomai, riferendomi a Iosochisonoio colgo una punta di pessimismo: gli uomini non saranno mai capaci di darsi quella regolata che appare necessaria per condividere in pace il pianeta Terra e ci sarà sempre bisogno di un qualche tipo di Dio che faccia giustizia a tutto provveda. Concetto questo che a un ateo, quale io sono, non riesce ad entrare più nella zucca.
La tematica, i colpi di scena e la stessa struttura del racconto potrebbero suggerire anche una trasposizione cinematografica. Ci vorrebbe però un regista all’altezza. Purtroppo il maestro dei maestri, il sommo Stanley Kubrick, ci ha lasciati. In compenso in circolazione ci sono ancora personaggi della caratura di George Lucas o George A. Romero o, perché no, Steven Spielberg e Ridley Scott!
Io, avendo studiato Fisica, ho qualche strumento per addentrarmi in questi discorsi anche se, non essendo, ahimè, un fisico teorico, ho qualche difficoltà anch’io quando si va più sul solido. Seguo per lo più il dibattito leggendo qualche libro e gli articoli che mi capitano fra le mani. Non mi picco di emettere giudizi su nessuna delle strade che la ricerca sta percorrendo con alterne fortune. Non so se alla fine la vincerà la Teoria delle Stringhe (anche se si sta investendo molto ma i risultati tardano a farsi vedere) o una visione tipo la Cosmologia Ciclica Conforme di Penrose o la Cosmologia e Gravità Quantistica o la teoria che va elaborando Davide Fiscaletti o qualcun’altra. Staremo a vedere e mi piacerebbe esserci quando la cosa sarà chiara ma il mio timore è che sarà necessario attendere ancora e non poco. Pazienza. D’altra parte l’umanità ha aspettato parecchio prima che due teorie come la Meccanica Quantistica e la Relatività Generale vedessero la luce e mostrassero la loro potenza! Forse Archimede il Siracusano (per distinguerlo dal pitagorico) si sarebbe augurato, oltre duemila anni fa, di risolvere la cosa in fretta anche lui.
Alcuni estratti del testo sono pubblicati in una news che ho postato a fine dicembre 2011, per salutare il nuovo anno.